Le patologie infiammatorie sono malattie varie e diversificate tra loro, ma con una base comune: uno stato infiammatorio cronico che indica una reazione immunitaria anomala in cui le cellule sane vengono attaccate al posto degli agenti patogeni.
Purtroppo le cause di questi fenomeni sono ancora poco note in letteratura anche se si tratta però di un fenomeno in costante crescita.
Le Patologie Infiammatorie
Le principali patologie infiammatorie riscontrate sono: il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, l’artrite reumatoide, la psoriasi e l’artrite psoriasica.
Non solo l’infiammazione si riscontra nelle gravi problematiche, si verifica anche in modalità blande sotto forma di disbiosi localizzata a livello intestinale.
La Disbiosi Intestinale
Che cosa vuol dire DISBIOSI INTESTINALE?
È una condizione di squilibrio microbico causata da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino, che ne provocano l’irritazione.
Il microbioma, ovvero l’insieme di batteri simbiontici che convivono nel nostro organismo, in particolare nell’intestino, è in stretta relazione con il sistema immunitario, giocando così un ruolo molto importante nel regolare la tolleranza immunologica. Quando l’equilibrio del microbioma intestinale si altera si parla di disbiosi intestinale, un disturbo che può essere causato anche da una cattiva alimentazione ed è correlata a malattie infiammatorie croniche, obesità, tumori e colite.
L’Importanza dell’Alimentazione
L’alimentazione quotidiana e il sistema immunitario sono strettamente correlati tra loro; quando il sistema immunitario innato è iperattivo, come risposta ad uno stile di vita non salutare e ad un regime alimentare non corretto, si genera uno stato infiammatorio cronico di basso grado che, se mal gestito o trascurato, può portare ad una situazione cronico-degenerativa.
Uno stile alimentare sano e corretto diventa un’arma di prevenzione e di cura o, al contrario, la causa di eventi patologici quando la dieta quotidiana è caratterizzata da cibi pro-infiammatori.
La Dieta Antinfiammatoria: Come, Cosa e Perché
Una regola fondamentale è il CARICO GLICEMICO (GL= indice glicemico * g di carboidrati/100) che dev’essere basso, quindi occorre evitare gli eccessi di cibi ricchi di carboidrati come pane e pasta raffinati, dolciumi, patate ecc. I carboidrati NON DEVONO ESSERE ESCLUSI DALLA DIETA ma è necessario consumare cereali integrali e ricchi in fibre, anche tutti i giorni.
È utile prestare attenzione anche alla categoria dei GRASSI, in particolare modo, quelli SATURI presenti negli insaccati e salumi, nella carne rossa e grassa e nei formaggi stagionati/grassi. Questa categoria andrebbe evitata come anche tutti i cibi contenenti i GRASSI IDROGENATI, DI PALMA E DI PALMISTI che si trovano specialmente nei prodotti da forno industriali e nelle merendine, nelle margarine e nelle creme spalmabili.
A volontà le VERDURE meglio crude o leggermente scottate per non disperdere le vitamine e i sali minerali; sì alla FRUTTA, ma in quantità limitata poiché fonte di fruttosio (zucchero della frutta) che se presente in eccesso, stimola il lavoro del fegato.
I Cibi da Portare in Tavola
Vi sono dei cibi che possiedono spiccate proprietà antinfiammatorie naturali, utili anche per combattere sovrappeso e patologie metaboliche come ipercolesterolemia, ipertensione e diabete.
- AVENA: contiene gli avenantramidi ovvero dei composti antiossidanti che riducono il rischio di infiammazioni croniche e i rischi relativi. È un cereale che contiene bassi livelli di glutine (ben tollerato dall’intestino), e può essere utilizzato durante la colazione circa 40 g da unire a yogurt, bevande vegetali, kefir o nelle zuppe o vellutate. Ottimo consumato in chicchi circa 60-80 g e condito con un sugo di verdure e olio evo a crudo.
- SEMI DI CHIA: fonte di omega 3 e di fibre solubili emollienti che agiscono contro le infiammazioni in particolare modo a livello reumatico e psoriasico. Da consumare previo ammollo o contatto con un cibo liquido/cremoso per almeno 20-30 minuti per poter beneficiare delle loro proprietà. Ideali nei frullati, yogurt, creme o passati di verdura o vellutate.
- AVOCADO: frutto esotico ricco di omega 3, potenti antinfiammatori; è utile per ridurre i sintomi dell’artrite reumatoide, è un frutto amico della pelle contrastando secchezza e psoriasi ed è fonte di vitamine A, E, C, B e K. Ottimo nelle insalate, in preparazioni dolci come sostituto del burro e nei toast in abbinamento a verdure grigliate; può essere consumato ogni giorno purché maturo nonostante il contenuto calorico.
- RISO INTEGRALE: a differenza della varietà brillata contiene tricina una sostanza che contrasta la formazione di stati infiammatori. Una porzione di circa 80 g condita con verdure, pesce azzurro o legumi costituisce un pasto equilibrato da proporre anche 3 volte alla settimana.
- SALMONE SELVAGGIO: proteine nobili, omega 3 e preziosi antiossidanti come l’astaxantina, un potente carotenoide con azione antinfiammatoria. Il salmone può essere consumato 2 volte alla settimana scottato in padella o cotto al forno con un contorno di verdure. Molto indicato per artrite reumatoide, morbo di Crohn e patologie psoriasiche.
- VERDURE A FOGLIA VERDE SCURO: spinaci, broccoli, cavolo nero, cime di rapa, biete, cicoria e tutti i vegetali di colore verde scuro e dal sapore amaro, contengono sali minerali alcalinizzanti in grado di equilibrare il pH dell’organismo evitando l’acidosi, una delle cause principali dell’infiammazione e del dolore cronico. Per mantenere tutti i benefici è bene non sottoporli alle alte temperature quindi vanno leggermente scottati in acqua bollente, ripassati in padella e conditi con olio evo e succo di limone.
- TE’ VERDE: grazie alle catechine (antiossidanti preziosi che contrastano l’azione dei radicali liberi responsabili dello stress ossidativo e dell’infiammazione) è un efficace bevanda che contrasta gli stati infiammatori; inoltre è un valido alleato nella riduzione del colesterolo cattivo, stimola il metabolismo e facilita la diuresi.
I Cibi da Evitare
I CIBI NO: dolci e snack industriali, dadi da cucina per via del loro contenuto in zuccheri, sale e grassi saturi in eccesso che portano ad un aumento del colesterolo LDL nel sangue, fortemente infiammatorio. Da evitare anche cibi preconfezionati e pronti, panature, zuppe e sughi i quali favoriscono gli stati infiammatori per il contenuto di additivi alimentari, dolcificanti ed esaltatori di sapidità.
Alcolici e superalcolici se consumati in eccesso (massimo due bicchieri alla settimana) predispongono e contribuiscono all’infiammazione.
La varietà nella dieta quotidiana, la scelta qualitativa e quantitativa dei cibi sono alla base di uno stile di vita sano; ancora di più se vi sono patologie infiammatorie vi è l’esigenza di adottare una dieta personalizzata creata da un professionista.
Dott.ssa Manuela Mapelli
Mi sono laureata in Scienze dell’Alimentazione a Milano nel febbraio 2010 ed ho proseguito con la specializzazione magistrale in Biologia Applicata alle Scienze della Nutrizione, laureandomi a pieni voti presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università Statale di Milano nel dicembre 2011.
Mi sono specializzata nei Disturbi del Comportamento Alimentare presso l’unità di Psichiatria dell’Ospedale San Raffaele Turro di Milano, facendo uno studio intitolato: Biologia Fisiologia Modellistica della Nutrizione Umana in soggetti con DCA”, oggetto di tesi.
Ho ottenuto poi l’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo con il superamento dell’esame di stato nella sezione A nel 2012.
Nel 2012 ho lavorato presso le unità geriatriche della casa di cura Airoldi e Muzzi di Lecco, lavorando con le persone affette dal morbo di Alzheimer.
Dal 2013 è iniziata la libera professione.
In seguito ho svolto numerosi corsi tra cui:
- Partecipazione al congresso “Pianeta Nutrizione” a Milano e Bologna;
- Corso FAD “Dal picco glicemico alla nutrigenomica: percorso di approfondimento scientifico per contrastare sovrappeso e obesità negli adulti e in età pediatrica”;
- Corso teorico/pratico “Strumenti e Tecniche per la Valutazione della Composizione Corporea” a Empoli, organizzato dalla SiNSeB (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere);
- Workshop “Medicina Naturale e Nutrizione: Lifestyle per il proprio Benessere” tenutosi ad Abano Terme;
- Corso “L’alimentazione della donna nelle varie fasi della vita”, svoltosi a Milano;
- Corso ECM in Alimentazione Vegetariana e Vegana;
- Corso di Alimentazione e Nutrizione Umana, presso la SNS;
- Corso di nutrizione sulla PCOS (Sindrome dell’ovaio policistico);
- Strategie nutrizionali nella Donna
- Corso Donne, Cellulite, Nutrizione e Esercizio Fisico